"Attore tedesco. Esordisce nel 1914 in Die Pagode (La pagoda) di J. May. Grazie alla formazione teatrale può affrontare il cinema espressionista, dove la gestualità esagerata gli permette di ritrarre alla perfezione il demoniaco ipnotizzatore di Il gabinetto del dottor Caligari (1920) di R. Wiene, opera espressionista per eccellenza che gli spalanca le porte del successo. Instancabile lavoratore (prende parte a più di cento film), la sua tecnica affettata e declamatoria calza perfettamente in ruoli come quello di Jack lo Squartatore in Il gabinetto delle statue di cera (1924) di P. Leni, o in Bottom in Sommernachstraum (Sogno di una notte di mezza estate, 1924) di H. Neumann. Con l'ascesa del nazismo la sua popolarità non smette di crescere e viene nominato «attore di stato» da Goebbels. Il suo attaccamento alla nuova ideologia gli procura una parte nel film epico antisemita Süss l'ebreo (1940) di V. Harlan, fondamentale passo della propaganda ariana. Dopo la guerra non ottiene più ruoli determinanti; il suo ultimo lavoro, in Sohn ohne Heimat (Figlio senza casa) di H. Deppe, risale al 1955."